Una sala gremita e partecipe ha accolto ieri, 12 aprile, la cerimonia conclusiva della seconda edizione del Premio Letterario Alberto Arbasino, promosso dal Comune di Voghera nel nome di uno dei suoi figli più illustri. Un’edizione speciale, nel quinto anniversario dalla scomparsa di Arbasino, nel segno della parola come presidio di civiltà.
Il premio 2025 è stato conferito a Maurizio Serra, storico, saggista e diplomatico, per l’opera Scacco alla pace. Monaco 1938 (Neri Pozza), che ci ha regalato riflessioni di grande attualità.
Accanto a me sul palco, una Giuria di altissimo livello composta da Elisabetta Rasy, Alessandro Masi, Raffaele Manica, Michele Masneri e Andrea Cortellessa., presieduta con straordinaria competenza da Giorgio Montefoschi, cui va un ringraziamento speciale per il rigore, la passione e la visione culturale con cui ha guidato i lavori. Grazie anche al regista Massimiliano Finazzer Flory, cui va il merito di aver saputo ridare voce ad Arbasino, portando in scena momenti tra profondità, cinema e teatro.
Questa seconda edizione è stata impreziosita da novità importanti, a partire dalla nuova sezione giovani dedicata alle scuole: protagonisti i ragazzi del Liceo Galilei di Voghera con i vincitori Lorenzo De Stefanis, Riccardo Silva, Alessandro Giovanetti e la menzione speciale Sofia Pietrasanta, autori anche di un emozionante reel social e accompagnati da un brano musicale originale creato per l’occasione.
Due anni fa, Voghera ha scelto di celebrare Alberto Arbasino nel modo più vero: facendolo rivivere tra le generazioni, nei linguaggi contemporanei e nella riflessione critica. Lo abbiamo fatto ideando questo premio, lo stiamo facendo con il nuovo sito premioarbasino.it, con un’attività social che proseguirà, e continueremo a farlo anche tra un’edizione e l’altra, perché Arbasino non sia solo un ricordo, ma una presenza viva e continua nel nostro panorama culturale.
Grazie alla Giuria, al nostro pubblico, ai ragazzi e ai docenti. Grazie a chi crede nella cultura come strumento di libertà e identità. E grazie a Voghera, che dimostra ancora una volta di saper dare valore alle sue radici.
Infine un pensiero speciale a Fondazione Cariplo per il suo sostegno che si è unito a quello degli sponsor Asm Voghera Spa, Supermercati Gulliver e Tomato Farm Spa.
Voghera c’è. E c’è con la cultura. Sempre.